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Dolore del parto? Sì, grazie - Sally Parolin

Dolore del parto? Sì, grazie

La nostra cultura trasmette l’idea di parto come qualcosa di assolutamente doloroso e difficile, facendosi forza di vari programmi e scene di film in cui si vede la donna sdraiata nel letto di una sala asettica, con la camicia d’ospedale, mentre grida, e il bambino è accolto sempre da un operatore sanitario.
Ma molte nascite non sono così, anzi esistono anche i parti “estatici” in cui la donna prova una sensazione di piacere simile all’orgasmo.
La percezione del dolore è influenzata da svariati fattori: la storia di vita della donna, le convinzioni personali, il vissuto della sua fertilità (es. cicli mestruali) e sessualità, lo stato di salute generale, i pensieri e le emozioni, la cultura e la religione, l’ambiente che la circonda e molto altro.

Il dolore è un campanello d’allarme che spinge la donna a cercare un luogo sicuro e il sostegno di qualcuno (pensiamo alla mamma gatta che va a nascondersi in qualche posto al buio!).
Il dolore è un rito di passaggio necessario per “lasciar andare” il bimbo che si porta in grembo, per acquisire lo stato di “mamma”, fa sperimentare posizioni e movimenti diversi alla donna, produce ormoni necessari per una buona nascita, porta la donna ad abbandonarsi. E molto alto ancora!
Lo stimolo doloroso provato all’addome e alla zona pelvica arriva tramite la rete nervosa al cervello, qui ogni donna elabora significati, risposte e reazioni diverse.
Agendo sulla trasmissione di questi stimoli, e anche sul significato che si dà al dolore…un parto poco doloroso è possibile!

ANALGESIA EPIDURALE
Ci sono casi in cui l’epidurale si rivela una strategie vincente, altri casi in cui non è possibile eseguirla. La procedura è relativamente veloce e indolore.
Come per ogni azione medica ci sono delle possibili complicanze, più o meno frequenti.
E, ovviamente, ci sono dei PRO (normalizza le contrazioni, aiuta il collo dell’utero a dilatarsi, può evitare un cesareo, aiuta il vissuto della donna) e dei CONTRO (aumenta il tempo del periodo espulsivo, diminuisce la pressione della donna, aumenta i casi di parto con ventosa,influenza negativamente il primo attacco al seno del neonato).

STRATEGIE PER DIMINUIRE E ACCOGLIERE IL DOLORE

  • Sul corpo: massaggi, movimento, posizioni, caldo-freddo, acqua (bagno, doccia), bere e mangiare
  • Nell’ambiente: aromaterapia, luci soffuse, buon rapporto con personale (trovare un’ostetrica di fiducia)
  • Pensieri ed emozioni: relazione col bimbo, supporto di una persona vicina, meditazioni, affermazioni positive, “spegnere” il cervello razionale e liberare l’istinto

…e tutto quello di cui ha bisogno una donna!

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