LA PLACENTA e IL CORDONE OMBELICALE
La placenta è la “sorellina” del bambino, si forma esattamente dalle stesse cellule da cui cresce il feto. Si impianta nella parte interna dell’utero materno e permette al bimbo di svilupparsi e crescere. Dalla placenta si formano anche due membrane (il “sacco”) che contengono il feto e il liquido amniotico.
E’ il cordone ombelicale che, collegando la placenta alla pancia del feto, permette gli scambi tra di loro.
IL TAGLIO DEL CORDONE OMBELICALE
Dopo la nascita del neonato, è buona norma aspettare 3-5minuti prima di tagliare il cordone ombelicale, per permettere che con le sue pulsazioni il sangue e il nutrimento arrivino ancora al bambino. Non tagliare subito il cordone ha molti effetti positivi:
-il neonato si adatta più facilmente all’ambiente fuori dall’utero
-ha una pressione sanguigna e un respiro migliori
-diminuisce i casi di infezione all’ombelico
-il bambino avrà più ferro nel sangue (anche a lungo termine)
Quando si decide, invece, di tagliare subito il cordone e donare le cellule staminali non si verificano queste condizioni che migliorano la salute. La donazione del sangue cordonale (o fetale?) è una scelta che i genitori prendono autonomamente dopo essere stati correttamente informati. Banche pubbliche, private, criteri di esclusione e diverse filosofie di pensiero…i fattori da prendere in considerazione non sono pochi!
LA LOTUS BIRTH ®
Alcuni genitori, consci del legame del bambino con la placenta, scelgono che non venga buttata nell’immondizia dell’ospedale ma decidono di conservarla e magari di piantarla in giardino sotto un albero rappresentativo di quella nascita. Oppure si possono ottenere dei rimedi curativi attraverso dei particolari trattamenti.
Altri ancora, scelgono la pratica della Lotus Birth (Nascita Loto): il cordone non viene reciso, ma per i primi giorni di vita il neonato resta unito alla sua “sorellina”. La placenta viene lavata, messa per qualche ora sotto sale affinché perda i liquidi e si secchi, e poi avvolta in un telino; così seguirà il bimbo in tutti i suoi spostamenti, finché si staccherà da sola (entro 3-5giorni).
Anche se può sembrare una pratica particolare e impegnativa, sono sempre più i genitori che fanno questa scelta di salute per i loro figli. I bambini che restano uniti alla placenta piangono molto meno nei primi giorni, e si diminuiscono i casi di infezione dell’ombelico.
Per qualsiasi informazione: www.lotusbirth.it